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Vaccinazione antipolio: dal vaccino orale vivo attenuato di Sabin al vaccino inattivato di Salk


La maggior parte delle manifestazioni da infezione da poliovirus sono subcliniche, solo l'1% circa delle infezioni si manifestano come malattia clinicamente riconoscibile.
Il tempo di incubazione varia tra i 4 e 35 giorni ma generalmente è di 7-14 giorni.

La poliomielite può presentarsi in tre forme:

a) La poliomielite abortiva è caratterizzata da una febbre aspecifica della durata di 2-3 giorni, senza segni d'interessamento del sistema nervoso centrale ( SNC );

b) La meningite asettica, caratterizzata da una lieve paresi temporanea seguita da una guarigione rapida e completa in pochi giorni;

c) La poliomielite paralitica, che rappresenta la forma più grave ed è spesso preceduta da un periodo febbrile con affaticamento, mal di testa, vomito, costipazione ( o meno comunemente diarrea ), indolenzimento del collo e dolore agli arti. La sintomatologia recede in alcuni giorni, ma dopo circa una settimana ricompare la febbre accompagnata dai segni d'interessamento del sistema nervoso centrale ( paralisi flaccida che può colpire in modo asimmetrico varie zone, da un arto a tutto il corpo, dolori muscolari crampiformi dei muscoli non paralizzati e movimenti involontari ).

La vaccinazione contro la poliomielite, così come quella contro la difterite, l'epatite-B e il tetano fa parte delle vaccinazioni obbligatorie per i nuovi nati.

Esistono due tipi di vaccino, entrambi efficaci nel prevenire la malattia: il vaccino IPV ( vaccino inattivato di Salk ) e il vaccino OPV ( vaccino orale vivo attenuato di Sabin ).

In concomitanza con la certificazione dell’eradicazione della polio dalla Regione Europea dell’OMS, avvenuta nel giugno 2002, nell’agosto dello stesso anno è stato adottato definitivamente un calendario basato sulla somministrazione esclusiva intramuscolare con vaccino IPV, mentre fino al 2002 è stato impiegato il vaccino di Sabin.

Per l’immunizzazione dei nuovi nati, oggi, viene utilizzato il vaccino esavalente, che oltre a proteggere contro la polio ( componente inattivata tipo Salk ) previene anche la difterite, il tetano, l’epatite virale B, la pertosse e le infezioni invasive da HIB ( Haemophilus influenzae di tipo B ).
Il ciclo di base è costituito da tre dosi di vaccino, da praticare entro il primo anno di vita, contemporaneamente alle altre vaccinazioni infantili ( al 3°, 5° e 11-13 mese ), seguite da un richiamo tra il 5° e il 6° anno di vita.

I bambini sani possono essere vaccinati senza alcun pericolo. Alla presenza di malattie infettive acute con febbre o nel caso di un'infezione intestinale con diarrea e indicato rimandare la vaccinazione fino al momento in cui il bambino abbia recuperato un buono stato di salute.
E' consigliabile attendere 4 settimane per la vaccinazione dopo l'asportazione delle tonsille e/o adenoidi. ( Xagena2014 )

Fonte: Ministero della Salute, 2014

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