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Efficacia clinica del vaccino COVID-19 Janssen


Il vaccino COVID-19 Janssen è un vaccino monovalente composto da un vettore ricombinante basato su adenovirus umano di tipo 26 incompetente per la replicazione, che codifica per la sequenza completa della glicoproteina spike ( S ) di SARS-CoV-2 in una conformazione stabilizzata.
Dopo la somministrazione, la glicoproteina S di SARS-CoV-2 viene espressa in maniera transitoria, stimolando sia anticorpi anti-S neutralizzanti che altri anticorpi specifici anti-S funzionali, così come risposte immunitarie cellulari dirette contro l’antigene S, che possono contribuire a proteggere contro COVID-19.

Uno studio multicentrico di fase III, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo ( COV3001 ), attualmente in corso è stato condotto negli Stati Uniti, in Sudafrica e nei Paesi dell’America latina per valutare l’efficacia, la sicurezza e l’immunogenicità di una dose singola del vaccino COVID-19 Janssen per la prevenzione di COVID-19 negli adulti di età pari o superiore a 18 anni.
Lo studio ha escluso soggetti con funzione del sistema immunitario anomala derivante da una condizione clinica, soggetti che erano in trattamento con terapie immunosoppressive entro i 6 mesi e le donne in gravidanza.
I partecipanti con infezione da HIV stabile in trattamento non sono stati esclusi.
I vaccini autorizzati, esclusi i vaccini vivi, potevano essere somministrati più di 14 giorni prima o più di 14 giorni dopo la vaccinazione nello studio.
I vaccini vivi attenuati autorizzati potevano essere somministrati più di 28 giorni prima o più di 28 giorni dopo la vaccinazione nello studio.

Un totale di 44 325 soggetti è stato randomizzato in parallelo in un rapporto 1:1 a ricevere una iniezione intramuscolare di vaccino COVID-19 Janssen oppure placebo.
Un totale di 21 895 adulti ha ricevuto vaccino COVID-19 Janssen, mentre 21 888 adulti hanno ricevuto il placebo.
I partecipanti sono stati seguiti per una mediana di 58 giorni ( intervallo:1-124 giorni ) dopo la vaccinazione.

La popolazione per l’analisi di efficacia primaria, composta da 39 321 soggetti, ha incluso 38 059 soggetti sieronegativi a SARS-CoV-2 al basale e 1 262 soggetti con stato sierologico sconosciuto.
I dati demografici e le caratteristiche al basale erano simili tra i soggetti in trattamento con vaccino COVID-19 Janssen e coloro che hanno ricevuto il placebo.
Nella popolazione inclusa nell'analisi di efficacia primaria, tra i partecipanti che hanno ricevuto il vaccino COVID-19 Janssen, l’età mediana era di 52.0 anni ( intervallo: 18-100 anni ); il 79.7% ( n=15 646 ) dei soggetti aveva un’età compresa tra 18 e 64 anni [ il 20.3% ( n=3 984 ) era di età pari o superiore a 65 anni e il 3.8% ( n=755 ) era di età pari o superiore a 75 anni ]; il 44.3 % dei soggetti era di sesso femminile; il 46.8% proveniva dal Nord America ( Stati Uniti ), il 40.6% dall’America latina e il 12.6% dal Sudafrica.

Un totale di 7 830 soggetti ( 39.9% ) presentava al basale almeno una comorbidità preesistente associata a un aumentato rischio di progressione a forma grave di COVID-19 ( le comorbidità comprendevano: obesità definita come indice di massa corporea [ BMI ] maggiore o uguale a 30 kg/m2 ( 27.5% ), ipertensione ( 10.3% ), diabete mellito di tipo 2 ( 7.2% ), infezione da HIV stabile / ben controllata ( 2.5% ), gravi cardiopatie ( 2.4% ) e asma ( 1.3% ) ).
Altre comorbidità erano presenti nel 1% o meno dei soggetti.

I casi di COVID-19 sono stati confermati da un laboratorio centrale sulla base di un risultato positivo all’RNA del virus SARS-CoV-2, ottenuto mediante test basato sulla reazione a catena della polimerasi ( PCR ).

Lo studio ha rilevato una riduzione del 67% del numero di casi di COVID-19 sintomatici dopo 2 settimane nelle persone che hanno ricevuto il vaccino COVID-19 Janssen ( 116 casi su 19.630 persone ) rispetto alle persone a cui è stato somministrato placebo ( 348 persone su 19.691 ).
L'efficacia complessiva del vaccino è stata del 67%.

Dei 14 vasi severi versus 60 con insorgenza almeno 14 giorni dopo la vaccinazione, nel gruppo vaccino COVID-19 Janssen rispetto al gruppo placebo, 2 versus 6 casi sono stati ospedalizzati.
Tre soggetti sono deceduti ( tutti nel gruppo placebo ).
La maggior parte dei casi severi rimanenti soddisfacevano solo i criteri di saturazione di ossigeno ( SpO2 ) della malattia severa ( 93% o meno in aria ambiente ).

Prima dell’apertura del cieco, analisi supplementari, considerate post-hoc, dei casi positivi mediante test PCR a prescindere dalla conferma del laboratorio centrale hanno supportato in genere i risultati dell’analisi primaria.

Oltre i 14 giorni dopo la vaccinazione, 2 versus 8 casi di COVID-19 confermati con test molecolare sono stati ospedalizzati, rispettivamente nel gruppo vaccino COVID-19 Janssen versus gruppo placebo.
Un caso nel gruppo placebo ha richiesto il ricovero in Unità di terapia intensiva ( UTI ) e la ventilazione meccanica.
La conclusione è stata supportata dall’analisi post-hoc di tutte le ospedalizzazioni correlate a COVID-19, implementando una ricerca basata su tutte le informazioni disponibili da qualsiasi fonte ( 2 vs 29 casi nel set di dati allargato ).

Le analisi dei sottogruppi degli endopint primari di efficacia hanno mostrato una stima dei punti di efficacia simile per i soggetti di sesso maschile e femminile, e per i soggetti con e senza comorbidità associate ad alto rischio di forma grave di COVID-19.

Per Brasile, Sudafrica e Stati Uniti sono state condotte analisi di sottogruppi esplorative sull’efficacia del vaccino contro il COVID-19 e contro il COVID-19 di stadio severo.
Per le analisi dei sottogruppi, sono stati inclusi tutti i casi di COVID-19 raccolti fino alla data di sospensione dell’analisi di efficacia primaria, che comprendevano sia i casi confermati dal laboratorio centrale sia i casi con documentata PCR positiva al SARS-CoV-2 da un laboratorio locale in attesa di conferma dal laboratorio centrale.

Sono stati sequenziati campioni provenienti dal 71.7% dei casi dell’analisi primaria confermati dal laboratorio centrale [ Stati Uniti ( 73.5% ), Sudafrica ( 66.9% ) e Brasile ( 69.3% ) ].
Dai campioni sequenziati è stato riscontrato uno squilibrio nella completezza del set di dati tra vaccino COVID-19 Janssen e placebo.
Negli Stati Uniti, nel 96.4% dei ceppi è stata identificata la variante Wuhan-H1 D614G; in Sudafrica, nel 94.5% dei ceppi è stata identificata la variante 20H/501Y.V2 ( linea B.1.351 ); in Brasile, nel 69.4% dei ceppi è stata identificata la variante della linea P.2 e nel 30.6% dei ceppi è stata identificata la variante Wuhan-H1 D614G.

Popolazione anziana

Il vaccino COVID-19 Janssen è stato valutato in soggetti di età pari o superiore a 18 anni.
L’efficacia del vaccino COVID-19 Janssen è stata coerente tra gli anziani ( 65 anni o maggiore ) e i soggetti più giovani ( 18-64 anni ).

Popolazione pediatrica

L'Agenzia Europea dei Medicinali ( EMA ) ha rinviato l'obbligo di presentare i risultati degli studi con il vaccino COVID19 Janssen in uno o più sottogruppi della popolazione pediatrica per la prevenzione di COVID-19. ( Xagena2021 )

Fonte: EMA, 2021

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