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Prevenzione e trattamento della difterite


La difterite è un’infezione causata dal Corynebacterium Diphteriae, un batterio gram-positivo, che produce la tossina difterica.
L’infezione viene trasmessa principalmente dal soggetto malato attraverso le vie respiratorie.
Prima dell’introduzione della vaccinazione, la difterite colpiva circa il 10% dei bambini. Approssimativamente il 75% dei soggetti acquisiva immunità naturale entro l’età dei 10 anni.
La mortalità nei bambini che non erano riusciti ad acquisire immunità, era alta.

Nei Paesi Tropicali la difterite cutanea è più diffusa di quella respiratoria.
Il sintomo più comune dell’infezione difterica negli adulti è il mal di gola, mentre nei bambini, nausea e vomito.
Circa la metà dei pazienti infettati presenta febbre, e la temperatura oscilla tra i 37,8 gradi centigradi e i 39,9.
Il soggetto colpito presenta successivamente tachipnea, dispnea con cianosi.
Il rischio di ostruzione respiratoria è maggiore nei bambini per le ridotte dimensioni delle vie aeree.

Le principali complicanze dell’infezione difterica sono la miocardite e la polineurite. In un’alta percentuale dei pazienti con difterite si presenta insufficienza cardiaca con alterazioni dell’ECG, ma con segni clinici solo nel 10-25% dei pazienti. La miocardite è più grave quando l’ esordio della malattia è precoce.
Nei soggetti affetti da difterite si possono anche presentare aritmie cardiache ( fibrillazione atriale, exstrasistoli ventricolari, tachicardia ventricolare).

La polineurite si manifesta nel 10% dei casi di difterite di media gravità, e nel 75% di quelli con forma grave.
Nelle prime 2 settimane si può avere disfunzione bulbare con paralisi faringea e del palato, con difficoltà a deglutire. Dopo 1-3 mesi dall’inizio dell’infezione difterica si presenta polineurite periferica che nei casi gravi può causare una paralisi totale con insufficienza respiratoria.

La polmonite è la causa nel 50% dei soggetti che muoiono per infe zione difterica.

Qualora dovesse presentarsi difterite ed il soggetto non è stato vaccinato occorre ricorrere alla somministrazione dell’Antitossina difterica.
Questa è ottenuta dall’immunizzazione dei cavalli con la tossina difterica.

Per eradicare il Corynebacterium Diphteriae possono essere somministrati gli antibiotici ( Eritromicina, Rifampicina, Clindamicina).

Nel caso in cui insorgano gravi difficoltà respiratorie, il soggetto deve essere prontamente ricoverato in ospedale e sottoposto ad intubazione.

L’incidenza della malattia si è ridotta drammaticamete grazie alla vaccinazione. Nei recente passato l’immnunizzazione verso il Corynebacterium diphteriae avveniva mediante la somministrazione del vaccino DTP. Ora l’immunizzazione anti-difterica si ottiene con i vaccini pentavalenti ed esavalenti.


Xagena 2004


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